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Dr.ssa Alessandra Zappellinii

AUTOSTIMA E CRITICHE MANIPOLATIVE: COME DIFENDERSI


Una situazione sociale che può mettere in difficoltà è la ricezione di “critiche manipolative” alle quali possiamo essere portati a rispondere o in modo troppo passivo o in modo troppo aggressivo.

Per capire meglio di cosa stiamo parlando è necessario sapere che esistono due tipologie di critiche:

  1. CRITICHE MANIPOLATIVE: sono critiche che portano a provare imbarazzo, senso di incompetenza, di colpa e di ansia fini a se stessi

  2. CRITICHE COSTRUTTIVE: anche se possono generare sensazioni di disagio, sono tese al miglioramento e al benessere.

Ma in che modo possiamo difenderci da chi utilizza questo modo di interfacciarsi con noi?

Prima è necessario accorgersi che si è in presenza di una critica manipolativa e perché è manipolativa. Le critiche manipolative presentano delle caratteristiche che possono aiutarci a riconoscerle:

- Colpiscono la persona nel suo insieme invece che un suo singolo comportamento (es. sei un incapace)

- Risvegliano senza giusta causa idee negative o distorte che una persona può avere di sé (es. guarda che il tuo modo di fare non va affatto bene!)

- Tendono a generalizzare (es. sbagli sempre tutto!)

- Contengono deduzioni errate (es. si vede proprio che non ci metti impegno nel tuo lavoro!)

- Usano impropriamente avverbi quantitativi e qualitativi (es. non mi ascolti mai, mi critichi sempre)

- Ostacolano o interrompono i tentativi di difesa (es. deridere, zittire)

- Ingigantiscono gli errori (es. utilizzare un tono di voce che dà enfasi all’errore)

In secondo luogo è necessario utilizzare delle strategie di difesa. Eccone alcune:

- Mantenere il focus dell’attenzione sul problema (es. se il problema è una lampadina bruciata allora la discussione dovrà essere riportata sempre alla lampadina bruciata)

- Ammettere i propri errori

- Chiedere informazioni sulla critica in modo da spostarla da “sulla persona” a “sulla situazione” (es. se ci accusano di essere svogliati potremmo chiedere cosa ha indotto a pensare di essere svogliati)

- Evidenziare gli errori logici (es. una madre può dire alla figlia che non si sposerà mai perché è disordinata ma una tale critica collega due elementi, matrimonio e disordine, senza che tra di essi ci sia un nesso logico).

Il terzo punto riguarda l'Individuazione di ciò che vi mette in difficoltà nella gestione delle critiche manipolative. Che idee abbiamo su noi stessi? Capire se pensiamo veramente di essere inadeguati, incapaci, poco seri, etc…ci mette nella condizione ottimale per capire cosa, il più delle volte, ci impedisce di rispondere in modo adeguato a chi ci critica in modo manipolativo. Le idee più frequenti sono pensieri del tipo “se non sono sempre disponibile verrò messo da parte” oppure “non posso reagire”. Queste idee vanno trattate come veleno paralizzante per il quale trovare un antidoto. Buoni antidoti sono frasi del tipo “ho il diritto di difendermi” oppure “ ce la faccio anche senza questa persona”.


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